Vorremmo dare il Buon Anno a tutte le Comunità Monastiche, grandi o piccole, forti o debolissime, e a tutti coloro che cercano Dio nella vita eremitica, con questa semplicissima Omelia del 1° gennaio, che pone la Comunità nel mistero della Chiesa e della famiglia
Ci sembra che la comunità monastica – e anche l’eremita che vive della Comunione Universale – debbano sempre più consapevolmente attingere la loro forza dal sacramento della Chiesa che li sostiene; e, inversamente, debbano con forza sempre maggiore sentire la loro responsabilità di alimentare con la loro semplice vita di comunione la vita della Chiesa.
1° gennaio 2020
Questa grande famiglia dei figli di Dio è la Chiesa, che si diffonde dappertutto per generare sempre nuovi figli a Dio. La Chiesa non è un’istituzione, ma è una famiglia. E ciò che costruisce questa nostra famiglia, che la rende salda e forte, non sono le leggi e le prescrizioni, ma sono l’amore e la bontà che uniscono i membri tra di loro.
Fratelli e sorelle, tutte queste nostre piccole chiese, cioè le nostre famiglie e le nostre comunità, sono l’unica casa dell’amore di Dio in questo mondo. C’é un posto per tutti quelli che riconoscono di aver bisogno di essere salvati, meditando, come Maria. (D. Guglielmo Jedrzejczak) (leggi tutto)
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Nella domenica della Santa Famiglia 2019 Md. M. Francesca Righi, badessa di Valserena, ha tenuto alla comunità un ricco sermone in cui presentava una sintesi dei testi della liturgia e della Gratissimam sane di Giovanni Paolo II come luce sul mistero della Santa Famiglia dal punto di vista antropologico ed ecclesiologico. Sono i grandi temi teologici che possono oggi sostenere la vita delle persone e delle comunità monastiche. Il sermone iniziava con il grande tema dell’onore reciproco, che fonda i diritti dell’uomo nel Mistero Divino, unico fondamento possibile per la vita nella civiltà dell’Amore.
La conclusione mostrava come il bene comune delle persone e delle comunità, siano famigliari, ecclesiali o sociali, viene dal riconoscere e accogliere ogni figlio nel Mistero del Figlio.
Madre Maria Francesca Righi concludeva riproponendo la Preghiera per le famiglie di Papa Giovanni Paolo II
Dio, dal quale proviene ogni paternità
in cielo e in terra, Padre, che sei amore e vita,
fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi,
mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, “nato da donna”,
e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità,
un vero santuario della vita e dell’amore
per le generazioni che sempre si rinnovano.
Fa’ che la tua grazia guidi i pensieri e le opere
dei coniugi verso il bene delle loro famiglie
e di tutte le famiglie del mondo.
Fa’ che le giovani generazioni trovino nella famiglia
un forte sostegno per la loro umanità
e la loro crescita nella verità e nell’amore.
Fa’ che l’amore, rafforzato dalla grazia del
sacramento del matrimonio, si dimostri più forte
di ogni debolezza e di ogni crisi,
attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.
Fa’ infine, te lo chiediamo per intercessione
della Sacra Famiglia di Nazareth,
che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra
possa compiere fruttuosamente la sua missione
nella famiglia e mediante la famiglia.
Tu che sei la Vita, la Verità e l’Amore,
nell’unità del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
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