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Cronache da Susinana

Susinana - Il complesso fra i monti del Mugello
Il complesso della Badia con la Chiesa
Il complesso della Badia con la Chiesa

Per 800 anni la badia fu abitata dai monaci Vallombrosani, fino alle soppressioni di Napoleone, dopo le quali divenne villa privata.

Sino ad oggi il complesso abbaziale appartiene alla famiglia fiorentina degli Scalini-Scala, mentre la chiesa, che è stata a lungo chiesa parrocchiale, con l’annessa canonica appartiene alla Diocesi di Firenze.

Nel 1997 due monaci benedettini vengono ad occupare la canonica, trasformandola in monasterino. Ristrutturano una casetta in pietra vicina, che diviene una minuscola foresteria e Santa Maria al Rio Cesare rivive, come centro di attrazione spirituale nella zona montana. I monaci rimangono fino al settembre 2016, quando l’età avanzata e il clima severo nei lunghi mesi invernali li costringono a partire.

Da aprile 2016

Partenza: da Pratovecchio, dove il Vescovo, Commissario della comunità, dà a Sr. Maria Teresa la sua benedizione. Poi, Camaldoli. Poi Susinana.

Eremo di Camaldoli
Eremo di Camaldoli

Come sapete, a Camaldoli sono stata accolta bene, ma con l’arrivo della neve: 20 cm! Il 27 aprile la mattina sono ripartita, accompagnata da un Padre, ciascuno con la sua macchina, per Susinana. É stato una specie di «rally» da non dimenticare. Entrambi non conoscevamo la strada. Il mio navigatore subito ha smesso di funzionare e ho dovuto essere molto attenta alle scritte che però non mi dicevano tutto. Prima ero io in testa fino a Onda, veloce su e giù per le colline del Casentino e lui dietro. Correvo, perché volevo sfuggire al temporale che ci inseguiva. Quando ci siamo fermati, lui mi ha rimproverata dicendo che guido troppo veloce, che non mi vedeva mai, in più il suo navigatore indicava un altro percorso. Dopo Onda era lui in testa, ma due volte alla rotonda abbiamo preso uscite diverse. Grazie al cielo, avevamo i cellulari accesi e prima o poi eravamo di nuovo sulla stessa strada. Dopo Borgo San Lorenzo ero di nuovo la prima fino alla Badia. Gli è piaciuto molto il posto, ma doveva andar via subito.

Susinana - Il complesso fra i monti del Mugello
Susinana - Il complesso fra i monti del Mugello

Per adesso sto facendo l’eremita, cosa che in realtà non so fare!

Il tempo corre veloce. Il lavoro mi assorbe e distrae, mi mancano le campane del monastero per ricordarmi della preghiera e solo la fame mi dice: «Maria Teresa smetti, è ora di pregare e prepararsi da mangiare (che parolona!)».

Mi sono sistemata in foresteria a pianoterra, in una cameretta. Non ho potuto dormire le prime due notti, credo per un po’ di paura inconscia. Adesso va meglio sotto questo aspetto, dormo più tranquilla e la mattina mi sveglia un concerto di uccellini che qui sono tanti.

Il primo giorno ho fatto le pulizie in chiesa, ma ora di nuovo è piena di polvere. Il giorno seguente ho fatto le pulizie intorno alla chiesa, cosa che è stata più faticosa, perché le foglie accumulate e marcite durante l’inverno hanno formato degli ammucchiamenti consistenti in tutti gli angoli intorno alla chiesa. Ho proseguito con questo lavoro fino al sabato. Il pomeriggio dello stesso giorno sono andata nell’orto, ho potato le rose e ho tagliato i tronchetti secchi delle piante vecchie, soprattutto i fiori. Purtroppo ci sono dei danni irreparabili: si sono seccati quasi tutti i cespugli decorativi, probabilmente per il gelo. Credo che il mio lavoro continuerà là per quel che posso fare e c’è da fare moltissimo!

Oggi è stata per me una bella domenica. Ho ascoltato la santa Messa celebrata da don Massimo in una delle sue chiese antiche, quella dedicata a Sant’Apollinare e distante da qui 2 km.

Tutto il tempo passato in quella chiesa provavo una commozione inspiegabile. Mi è tornato il ricordo di san Romualdo giovane che faceva la penitenza nel convento benedettino di Sant’Apollinare in Classe per l’omicidio di suo zio morto per la mano di suo padre in un duello. Mentre pregava di notte in chiesa, gli apparve Sant’Apollinare per ben tre volte perché non credeva alla prima visione. Questa doveva essere una conferma che Dio lo voleva lì per sé…

Saluti a tutta la Comunità, che mi manca molto

Maria Teresa

P.S. Le notti sono molto fredde, la temperatura scende molto di notte.

La chiesa con il porticato di ingresso
La chiesa con il porticato di ingresso

Carissima Madre,

ti scrivo come promesso, anche se ormai è tardi.

L’evento più importante della settimana passata è stata la prima Santa Messa il 5 maggio celebrata da P. Massimo alle 8,30 nella chiesa della Badia. Abbiamo voluto festeggiare l’Ascensione del Signore. Ho cercato di avvisare qualcuno, ma purtroppo sono venute soltanto tre persone: due signore dell’agriturismo, poi un anziano che mi aiuta molto nei lavori che si chiama Emilio.

Ci tenevo tanto a questa messa! Sono stata avvisata la sera tardi il giorno prima, ma Emilio mi ha aiutato raccogliendo le rose selvatiche che poi hanno fatto una bella figura sull’altare. Non immaginavo che l’effetto sarebbe stato tanto soddisfacente. Dall’emozione non mi ricordavo nessun canto popolare e all’ultimo momento abbiamo deciso di cantare Chistus vincit e alla fine il Regina coeli.

Prima della messa speravo di poter suonare la campana, ma purtroppo ha fatto solo un tocco e poi silenzio tenace. Qualche giorno dopo abbiamo scoperto che il legno che fa muovere la campana più alta è completamente marcio ed è da rifare e sostituire. Le due campane più grandi invece funzionano con un meccanismo digitale che purtroppo è fuori uso e staccato dalla corrente. Vediamo se in futuro si potrà attivarle.

Mercoledì è venuto P. Massimo da me con un suo amico che si chiama Lorenzo, una persona molto brava e generosa. Abbiamo parlato dei vari problemi che si sono presentati durante il mio soggiorno a Susinana: la situazione dell’orto invaso dai bruchi, con l’erba alta di un metro e diverse piante completamente secche; il pozzetto di scarico del bagno; il cancello dell’orto che si apre solo con un telecomando che nessuno ritrova ecc. Sia P. Massimo che il suo amico mi sono venuti incontro con la promessa di occuparsi di questi tre problemi piuttosto urgenti.

Quando sono venuti, io correvo dall’uno all’altro cercando di aiutarli per quanto potevo. Tutte le giornate più o meno sono così, anche oggi rastrellavo il fieno che è tantissimo. Dopo pranzo è venuto di nuovo Emilio per aiutarmi a metterlo al riparo dalla pioggia e mi ha detto che lunedì lo porta via. Non so cosa faremo, perché siamo bloccati con il cancello. Anche Lorenzo vuole portar via i cespugli e io sono d’accordissimo, perché sono coperti dai bruchi che ora mi mangiano altre piante. Si dovrebbe accendere un fuoco enorme per distruggerli e io non mi sento di farlo, l’orto mi sembra troppo piccolo.

Venerdì pomeriggio siamo andati giù in cerca di una pietra piatta e larga per coprire il tombino che ormai è diventato pericoloso. Abbiamo trovato una serpe e mi sono spaventata, poi un’altra ancora più grossa e credo che non ritornerò più là, anche se è un posto meraviglioso. Ti ricordi? Dietro l’ultima casa, là c’è un viale bellissimo con degli alberi molto alti, forse cedri, e si vede anche il fiume che scorre… Sembra un paradiso, ma ci sono molti serpenti del fiume, perché non ci va mai nessuno. Tanti alberi muoiono soffocati dall’edera, purtroppo.

Stamani è venuto a trovarmi il parroco di Palazzuolo, don Paolo.

Carissima Madre, vorrei scriverti una lettera lunga, ma la sera la stanchezza si fa sentire di più e mi viene il solito pensiero di rimandare…

In questi ultimi giorni sono successe molte cose, in più si rompe sempre qualcosa, non mancano le sorprese e io sono assai impreparata ai guasti, dopo anni di vita monastica abbastanza tranquilla sotto questo aspetto.

Desideravo tanto ritornare a Valserena per la Pentecoste, ma il lunedì mattina verrà un tecnico per controllare le caldaie che scaldano pochissimo, praticamente l’acqua è sempre tiepida… Mi dispiace, ti scriverò più avanti… Buonanotte e pregate per me lo Spirito Santo.

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Carissima Madre,

che posso dirti? «Abbiamo messo la carne sul fuoco e si sta cuocendo…»

Mi dispiace molto per il fatto che non sono potuta tornare a Valserena per la Pentecoste! Anche la settimana prossima è presa dai possibili interventi di riparazione. Ci tenevo moltissimo al corso per i formatori, ma dimmi tu cosa devo fare?

Domani verrà uno per controllare le caldaie e l’appuntamento ormai è stato preso da Stefano ed è meglio farlo venire, perché viene proprio per far lavori a Palazzuolo. Inizia anche il lavoro con il tombino e il muratore mi ha promesso di riparare anche il muro nell’orto, forse lo stesso giorno. Dopo le ultime piogge si è staccato un bel pezzo e se non si interviene anche provvisoriamente, poi sarà un lavoro più lungo. Il tombino doveva essere già riparato, ma credo che qualcuno si sia dimenticato! Dovevano essere dei favori ed eccoci qua, tutto rimane come prima!

Oggi, dopo la messa alle 9,00, P. Massimo è fuggito in un’altra parrocchia e io ho chiesto ad un suo amico se si farà qualcosa con quel tombino. Lui mi ha risposto che si sono dimenticati. Un’ora più tardi si è presentato nella Badia con un muratore, hanno preso le misure e hanno detto che la settimana prossima si inizia sul serio. Provo a crederci… Cerco di adattarmi a questo andamento di cose, perché i costi dovrebbero essere ridotti, altrimenti si rischia di spendere molto.

In questi giorni è saltato anche il generatore di corrente e qui è molto importante che funzioni bene. Ieri sera sono rimasta senza luce, perché c’è stato un temporale. Non avevo neppure una candela, ma mi illuminavo la camera con il cellulare, cosa che purtroppo dura poco. Sta arrivando adesso un altro temporale e, pensa, ho invitato i proprietari della villa per l’adorazione alle 17,00 in chiesa! Ti scriverò più tardi ancora…

Maria Teresa

Guarda quanto sono tecnologica: per cantare e pregare uso il cellulare. Ovviamente ho il salterio, ma lì non ci sono le preghiere per l’adorazione del Santissimo. Poi mi invento sempre qualcosa… tipo una preghiera spontanea. Il 13 maggio ho recitato il rosario con la gente in chiesa ed è andata bene.

Carissima Madre e sorelle,

Nel monastero ho trovato questa volta un’invasione di tafani, erano migliaia, a formare quasi un tappeto nell’entrata e nelle prime due celle, poi la quantità diminuiva sempre andando avanti. Ho fatto una buona battaglia e una strage quasi totale! Li ho raccolti e rinchiusi in un sacco nero di plastica e li ho fatti tacere per sempre con un secchio d’acqua non avendo nessun prodotto anti mosche sotto mano! Adesso mi resta ancora da pulire il campanile, dove c’è lo stesso problema.

Una cosa molto più gradita è stato l’incontro con uno scoiattolo nero, qui sopra nel giardino della villa. Il giardino sopra è stupendo, con alberi fioriti che non ho mai visto prima; mi permettono di andarvi a passeggiare nei periodi in cui la villa è disabitata. Stamani invece, prima di andare alla Messa di P. Massimo, aprendo la porta della foresteria, ho trovato tre neonati di batticoda che mi guardavano tremanti con beccucci spalancati… E che ci potevo fare io?? Per fortuna due si sono sollevati e hanno volato a una breve distanza, il terzo invece non si è mosso, ho dovuto quindi provvedere, altrimenti sarebbe diventato la colazione della mia gattina che si stava già interessando un po’ troppo. Perdonatemi queste sciocchezze, ma la natura fa parte di me… Continuo dopo.

Ho lavorato oggi parecchio per liberare la chiesa dai tafani.

Poi a mezzogiorno mi hanno telefonato: don Giuliano, P. Massimo e Mariella. Don Giuliano è venuto stasera con la mamma e una sua parrocchiana e ha fatto la sua prima Messa, veramente molto bella. Ha pregato, cantato con tanto fervore e detto un’omelia nel suo stile. Eravamo tutti contentissimi. Domani ritornano insieme con P. Massimo per celebrare una Messa solenne in onore di S. Romualdo alle ore 17. Volevo che si celebrasse questa Messa il 19 giugno, ma per svariati motivi è stato impossibile. Era presente oggi anche la signora Luisa Scalini. Verrà volentieri anche domani e poi ci sarà una cena al ristorante vicino offerta da don Giuliano. Io non ci andrò…

Arriva anche una notizia bella: stamani, nella chiesa di S. Apollinare, durante la Messa, P. Massimo ha detto che domani in Badia ci sarà una Messa solenne in onore di San Benedetto alle ore 17 e ha invitato tutti. Ero felice perché non me lo aspettavo. Si vede che dopo San Romualdo, San Benedetto ha voluto invitarsi da sé in questa Badia. Pregate per me. Per ora mi fermo qui perché devo cercare di preparare la liturgia per domani, ma comunque vi scriverò ancora appena potrò.

Una grazia e un regalo grandissimo è stato ricevere la visita dei Monaci di Monte Rua! Ecco ti mando in allegato la foto ricordo di questo incontro con i monaci di Monte Rua. Sono da destra: P. Alessandro, Maria Teresa, P. Antonio, P. Priore Maggiore, Fr. Nazareno, P. Lorenzo, Fr. Antonio e Marco postulante.

Recuperata per qualche ora la gioia di essere insieme nella lode di Dio… peccato che si tratti di fratelli di passaggio, e non di sorelle stabili!

É stato molto bello. Hanno celebrato una Messa insieme con don Massimo e poi abbiamo recitato l’ora Sesta in coro. Il coro si è riempito completamente in questo giorno come non è mai stato da molto tempo. Non potendo far molto, ho invitato tutti in foresteria dove ho preparato alcune bibite, biscotti e il gelato tiramisù. Sono rimasti molto contenti e ammirati del luogo. Guarda caso, proprio oggi si celebra la Dedicazione della chiesa dell’Eremo di Camaldoli e anche là c’era la Messa alla stessa ora cioè alle 11,30.

Per quanto riguarda l’Abate Generale di Camaldoli, anche io desidero più di tutto che sia lui il mio generale e che sia un monaco di Camaldoli, il superiore canonico. Intanto, lui sa dagli altri monaci di questa mia prima esperienza a Susinana. Non so nulla di cosa ne pensa, vedremo.

Sono molto felice se tu vieni qui e ti ringrazio. Per me va bene qualsiasi giorno, ci sentiremo ancora su questo. Grazie mille del prolungamento, perché credevo di dover partire alla fine di questo mese. Ora qui vengono ogni giorno poche persone, ma da tutta l’Italia e da tutto il mondo. Sono sempre ammirate e ringraziano per la chiesa aperta. Alcune persone erano state qui più volte, trovando la chiesa sempre chiusa!

Ora vado al vespro, ma ci sentiamo…

Eccomi, per raccontarti la giornata dell’Assunta. É stato un giorno molto bello e assieme terribile per me, ma per fortuna è finito bene.

La mattina, come era previsto, sono dovuta andare alla Messa a Baffadi. La santa Messa delle 10:00, è stata celebrata da P. Massimo. Prima della Messa ho conosciuto una suora clarissa di nome Maria Giovanna che è venuta in quel posto per fare l’eremita.

Al termine della Messa siamo ritornati subito a Susinana. Dopo il pranzo ho voluto uscire dalla foresteria per appoggiare fuori la porta qualcosa e in quel momento la porta si è rinchiusa dietro a me e non potevo rientrare in nessun modo dato che le chiavi sono rimaste sul tavolo. Puoi immaginare il mio sgomento! Porto sempre le chiavi in tasca sapendo di correre continuamente il rischio di rimanere chiusa da qualche parte e ci sono cascata per la seconda volta!

Ho telefonato al falegname e lui mi ha detto che è andato a Padova per due settimane. Quindi non poteva farci nulla. Siccome, per fortuna, l’altra porta grande esterna era spalancata, mi ha consigliato di rompere un vetro della porta interna che anche questa rimaneva chiusa a chiave. Sembrava l’unico modo per aver l’accesso dentro. Io stavo malissimo pensando ad una soluzione del genere.

Poi ho provato a chiamare Lorenzo, l’amico di don Massimo, ma anche lui stava a Pesaro e pensava di ritornare la sera tardi.

L’ultimo pensiero era andare dalla signora Luisa e aspettare. Andando lungo il vialetto ho sentito le voci festose di tante persone: erano amici di Adelfina che facevano fuori la festa insieme e c’era con loro anche Luisa. Mi sono scusata e, vedendo alcuni uomini, ho chiesto se tra di loro qualcuno se ne intende delle porte e ho raccontato la mia sventura. Purtroppo gli uomini non hanno fatto una mossa, invece le donne hanno reagito in un modo completamente diverso, cioè si sono alzate subito per venire a vedere, poi si sono attrezzate con cacciaviti e altro e si sono date da fare per aprire la porta con il vetro senza romperlo. Sono state veramente geniali e hanno fatto molto presto.

Puoi immaginare la mia gioia! Poi mi hanno invitato a festeggiare con loro, Adelfina mi ha dato una porzione di torta e un bicchiere di vino.

Certo che non potrò dimenticare mai questo atto di carità e prego per loro!

Mi sono trattenuta poco con loro, perché pensavo di fare un po’ di preghiera in chiesa verso le 17:00. Ho detto che avrei detto il rosario poi ed ho invitato alcune persone, ma avevano altri programmi. Sono stata per molto tempo sola a pregare in chiesa. Pensando che ormai non sarebbe più venuto nessuno, ho recitato il rosario e alla fine ho cantato in latino Maria Regina Mundi. Dopo circa un quarto d’ora è arrivato un gruppo numeroso di pellegrini che sono stati nei dintorni (non mi ricordo dove) e sono venuti in questa chiesa attirati da… «un bellissimo canto». Non sapevano di questa Badia e quindi sono rimasti molto contenti, hanno acceso tante candeline alla Madonna, hanno pregato e sono andati via contenti. Dopo di loro sono venute due ucraine dicendo la stessa cosa, cioè di aver sentito «un canto meraviglioso» da lontano e volevano sapere da dove proveniva. Hanno pregato insieme con me una decina di rosario ripetendo poi tante volte che sono felici e che proprio ci voleva questa preghiera per loro. Poi altre 5 persone da Imola… e così mi è passata la tristezza pensando che nessuno sarebbe venuto qui quel giorno di festa a pregare… Grazie Signore!!!

Carissima Madre,

ti devo informare che il sabato sera, mi ha chiamato il Superiore che sai, piuttosto preoccupato. Quando gli ho detto che ho ricevuto un regolare permesso per venire a Valserena, e che anche qui sono regolarmente affidata alla tua responsabilità, è rimasto sbalordito. Probabilmente gira una storiella che sono andata via senza alcun permesso, e sono stata targata come una ribelle. Ho cercato di spiegargli meglio come sono andate le cose e che avrei voluto chiedere il passaggio della giurisdizione al generale sulla mia persona. Non ho tanta speranza… Sono nelle mani di Dio e mi affido a Lui.

Te l’ho scritto senza sapere, né immaginare cosa sia successo nel frattempo da parte tua. Per quanto riguarda la mia permanenza a Susinana, mi attengo a ciò che mi dirai, cioè se devo partire e tornare a Valserena. Spero che tu verrai qui prima, come mi hai promesso e potremo parlare insieme.

Vorrei aggiungere una piccola curiosità che riguarda il mio viaggio a Montepaolo. Molto vicino al Santuario di Sant’Antonio da Padova abbiamo visto una fortezza tutta di cemento armato dei massoni. É una delle sedi più importanti della massoneria italiana con una loro scuola più alta. Vedendo il portone spalancato, ho chiesto a Lorenzo di fermare la macchina, perché volevo recitare la preghiera a San Michele. Lui, invece, ha accelerato dicendo: «…chè?! Aiuto! ».

Grazie tante, Madre Carissima,

Sono presa da svariati impegni e non mi viene facile neppure raccontare, anche se lo vorrei fare ogni giorno per voi. La cosa forse più interessante è che è stata qui, come ospite da me, Marietta, una consorella camaldolese di Tanzania. Lei fa parte della comunità di Poppi, ma ha dovuto sostituire per due mesi una sorella a Faenza. Tornando a Poppi ha chiesto se poteva passare 3 giorni qui e così ha visto la Badia.

Il giovedì siamo andare a Borgo San Lorenzo per motivi legati all’assicurazione della macchina. In quell’occasione, ho chiesto all’autista di deviare 5 km e passare da Luco di Mugello per vedere il monastero più antico delle monache camaldolesi.

Sapendo tutti i condizionamenti credevo che sarebbe stato possibile solo fare un giro intorno alla Badia, e sarei stata contenta anche solo di questo. Invece, abbiamo potuto visitare l’interno della chiesa bellissima! Dentro c’è un forte degrado da ogni parte, ma abbiamo potuto vedere anche tante cose antiche e preziose. Ci siamo anche divertite nel capitolo, perché don Cristian ha tirato fuori una mitra antica dell’Abbadessa e un enorme pastorale. Di colpo hanno deciso di investirmi con questa roba, ma l’ho impedito. Quindi abbiamo provato con Marietta ed è andata molto meglio. Era contentissima, le ho fatto anche la foto che poi ti spedirò appena posso.

Marietta è partita stamane. Credo che non è possibile che venga qui, perché deve fare la spola tra Roma, Poppi e Faenza. Il 1° novembre arriva qui Patrizia da Roma per 3 giorni.

Carissima Madre,

sono in difficoltà con la connessione fino al 9 di novembre, ma comunque cercherò di fare il possibile. Qui la vita scorre velocemente, perché devo pensare a tutto e fare quasi da sola tutto. Nei giorni passati ho avuto due ospiti: Marietta e Patrizia e in quel tempo è stato un po’ diverso, perché hanno voluto aiutarmi volentieri, soprattutto nella preghiera e nella cucina, ma non solo.

Con Patrizia ho passato delle belle giornate. Per due notti consecutive non abbiamo potuto dormire tranquille per causa del terremoto che lei sentiva più di me, stando al piano di sopra. Non so se ritorna qui, non l’ha detto. Ad ogni modo è stata molto contenta, mi ha voluto ringraziare tanto, tanto.

In questi giorni ho saputo che le due camaldolesi di Valledacqua hanno dovuto abbandonare il loro monastero e tornare a Roma. Il terremoto ha danneggiato la chiesa e il monastero che restano inagibili.

Si avvicina il 15 novembre, con cui termina il tempo previsto per il mio soggiorno a Susinana. Ieri Stefano mi ha portato la copia del contratto di comodato. Approfittando di questa visita ho voluto mostrargli alcuni danni alla struttura che si sono verificati recentemente e a cui bisogna provvedere. Si tratta soprattutto di infiltrazioni d’ acqua vecchie e nuove. Vedi tu se puoi rinnovare il permesso per stare qui ancora un po’.

Badia di Susinana - la facciata

Madre Carissima,

oggi tutto il giorno non ho potuto telefonare né collegarmi a internet, come del resto tutti nella zona per via dei guasti con il ripetitore. Ho tentato alle 21 di chiamare don Roberto, ma invano. Spero di sentirlo domani.

Vorrei tuttavia sapere più o meno sulla data della mia partenza da qui. Sono coinvolta con alcune persone che mi aiutano volentieri e vorrei sapere il tempo a disposizione anche per poter concludere serenamente. Se mi permetti di rimanere fino alla fine di questo mese, ti sarei grata, ma mi sottopongo alla tua volontà.

In questi giorni sento la stanchezza più del solito, forse perché ho avuto degli ospiti… Domani è già il 10 novembre e verranno qui circa 10 persone, il pomeriggio, per la santa Messa e per il rosario. Domani inizia l’ultima novena in tutte le parrocchie della Polonia prima dell’Intronizzazione di Cristo Re, ma sarà solo un nuovo Inizio, una svolta decisiva per diffondere il Bene nel mondo, come spero, e affido questa vicenda alle vostre preghiere.

Il primo venerdì del mese ho fatto dire la Messa qui e, dopo la Messa, ho chiesto a d. Massimo di recitare le litanie al Sacro cuore con l’atto di consacrazione del Genere umano. Ha concluso benedicendo con il Santissimo Sacramento i presenti, come gli ho chiesto. Poi la gente, che ne è rimasta sorpresa positivamente, mi ha ringraziata per questo. Mi sono accorta che in queste chiese, tanto belle, manca completamente l’adorazione e la benedizione con il Santissimo.

Ti chiedo anche di pregare sempre per l’Italia. Ho letto che ci saranno altri terremoti e che il territorio si dividerà. Ognuno di noi può fare la consacrazione dell’Italia al Cristo Re e al Suo Sacratissimo Cuore.

Che lui ci protegga in ogni momento della nostra vita!

La campana

Carissima Madre,

solo ora riesco a scrivervi il mio augurio di Pasqua, spero che avrai trasmesso alla comunità gli auguri che ci siamo fatte per telefono, vi ho ricordate tutte e spero tanto nella vostra preghiera.

La mia Pasqua è andata bene, sono stata alla Messa a Borgo di Rivola.

Posa della campana

Il Sabato Santo ho fatto le ultime 3 ore di preghiera in chiesa con qualche breve pausa e poi ho suonato la campana, appena rimessa al suo posto, a mezzanotte per la prima volta, per annunciare al mondo la risurrezione di Gesù e la rinascita di questa Badia antica. É stato una cosa bella ed emozionante.

Infine vorrei condividere con voi una notizia molto triste, per chiedervi preghiere. Nella comunità delle Camaldolesi di Roma, durante la Veglia Pasquale, una sorella, Luisa, è caduta all’improvviso mentre cantava il salmo responsoriale ed è deceduta. Aveva 40 anni e appena l’anno scorso ha fatto la sua professione solenne. É un grandissimo dolore per la comunità di Roma. Domani alle 10,00 ci saranno i funerali. Domani Madre Michela doveva essere a Faenza e pensavo di andare, perché sono stata invitata anche io, ma ormai là non ci sarà nulla per causa di questo decesso. Ho saputo anche che il monastero di La Sein sul Mer chiude definitivamente, portano la Badessa Romualda a Faenza con una polacca, l’altra andrà a Valledacqua per disposizione della Madre.

Ecco, chiudo con queste notizie tristi e ancora auguro a tutte un buon tempo pasquale.

Sr. Maria Teresa

Il campanile sotto la neve

Carissima Madre,

grazie tante e i migliori auguri anche per te e per tutta la comunità. Volevo scrivere prima e di più, ma sono di nuovo sotto l’influenza.

Sì, la Messa di Natale è stata molto bella e solenne. La chiesa per la prima volta era gremita di gente, i posti vuoti non c’erano più. Sono venuti anche due carabinieri giovani ed si sono messi sull’ «attenti» durante la consacrazione. Ho dovuto aggiungere discretamente molte più ostie sulla patena, perché non mi aspettavo che così tanta gente potesse partecipare.

Dopo la Messa ho ricevuto auguri da molte persone sconosciute e mi hanno riferito che tutti, prima di uscire, si fermavano davanti al presepe. Avevo fatto un piccolo presepe, molto semplice, in fondo della chiesa che, tuttavia, attira l’attenzione.

Gli ultimi tre giorni prima della Vigilia avevo in casa un muratore e un elettricista che cercavano di installare l’inserto nel caminetto con varie difficoltà. La prima era questa: che il tutto stava crollando da tempo e all’esterno non si vedeva. Poi non è stato possibile installare come desideravo e come dovrebbe essere installato per avere l’effetto desiderato per il motivo che la struttura del caminetto prefabbricato esistente non lo permette. Ho comprato l’inserto canalizzabile, cioè con la possibilità di portare l’aria calda in altre due stanze. Purtroppo non si può adattare questo caminetto per far ciò, bisognerebbe ricostruirlo di nuovo. É fatto in modo per funzionare come un caminetto classico e basta. Loro si sono ingegnati per collegare l’inserto alla canna fumaria esistente aprendo tutto il lato destro del caminetto e facendo altre modifiche difficili, ma l’effetto è che viene riscaldato solo il pianterreno della foresteria, cioè la cucina e, se lascio la porta aperta, anche la mia cameretta dove dormo e il bagno, ma non molto. La parte di sopra rimane molto fredda se non si tiene acceso il riscaldamento del GPL e non arriva acqua calda.

Se ricordi, la mia amica di Roma che è venuta a maggio dell’anno scorso, mi malediceva per il freddo e abbiamo rotto l’amicizia… Non credo che ci siano condizioni buone per ospitare adesso le persone. Abbiamo avuto solo 3 giorni con 8 °C e oggi di nuovo piove e nevica.

Due camaldolesi africane di Faenza, Marietta e Teofrida, mi hanno chiesto di venire, ma non ho detto ancora loro né sì né no. Credo che la superiora sarebbe contraria. Sta chiudendo monasteri. Anche a Faenza sono rimaste pochissime e le vuole mandare a Poppi.

Porta dell’eremo, accanto alla chiesa
Porta dell’eremo, accanto alla chiesa
Giardino innevato
Giardino innevato
Strada d'accesso alla Badia
Strada d'accesso alla Badia

Madre carissima,

Grazie mille per la telefonata, un bellissimo regalo per me, anche se le preoccupazioni non sono poche. Per quanto riguarda il terremoto, come ti ho detto, non ho sentito nulla questa notte. Credo che le vibrazioni non siano arrivate fino alla Badia questa volta. Io sono molto sensibile a questo, in più ho con me una gattina che mi avverte di notte quando qualcuno passa vicino. Questo succede di rado. In caso di terremoto diventa molto nervosa.

Gesù ha promesso che là dove sarà esposto e venerato il quadro della Divina Misericordia, proteggerà perfino una intera città dalle sciagure. Il nuovo parroco di Palazzuolo ha voluto di sua iniziativa mettere in chiesa un grande quadro di Gesù in cornice dorata. Quando l’ho visto, gli ho suggerito di pregare la coroncina alla Divina Misericordia che lui non conosceva. Adesso le sue anziane parrocchiane la recitano ogni sera prima della Messa e la domenica tocca a me durante l’adorazione. Credo che Palazzuolo ora è protetto da questa promessa di Gesù, anche se nel passato non lontano, nell’80, ci fu un terremoto terribile qui. Che Dio abbia pietà di noi tutti!

L’anno dell’arrivo a Susinana dei due ultimi padri benedettini è stato il 1997. Sono andati via a settembre del 2016. Spero davvero di poter rimanere qui dove sono, continuando la loro presenza come posso, non vorrei che questo posto, questa chiesa, fosse di nuovo abbandonata. Vorrei passare la vita qui, in silenzio e nascondimento, pregando, lavorando come posso. Spero che il Signore me lo conceda.

Mi dici che lavoro troppo nell’orto; non so fare la contadina, come sai ho fatto sempre il restauro e varie riparazioni, quel che ho potuto fare… Qui mi sono data a questo lavoro nell’orto per ordinarlo e per risparmiare qualcosa sulla frutta e verdura. Non è un gran risparmio, perché ho dovuto prima investire… Quest’anno ho avuto solo i pomodori, porri, cavoli e bietole rosse, una manciata di piccoli fichi dolcissimi e una decina di susine. Purtroppo non riesco a far crescere qui i finocchi, peperoni, broccoli, che mi piacerebbe tanto avere, ma ringrazio Dio per quello ho che a me sembra un miracolo. Quest’anno la stagione è stata inclemente per tutti, speriamo meglio per il prossimo.

Comincio ad augurare Buon Natale a te e a tutta la Comunità.

Maria Teresa

Pubblicato il Eremi, Iniziative, Monasteri, Vita e morte dei monasteri

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