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Madre Michèle, Testimonianza sulla preghiera per le vocazioni

LE VOCAZIONI

Da una antica abbazia francese ci arriva questa bella testimonianza: come il problema delle vocazioni sia facile da risolversi, con un po’ di fede.

Il problema è che la fede è necessaria non solo prima che arrivino, ma soprattutto dopo; infatti Mère Michèle, con la schiettezza che la caratterizza, ci dice cosa è successo dopo che le loro preghiere sono state esaudite:

Abbiamo avuto così tante nuove richieste che le sorelle han cominciato a dire: “Dobbiamo smettere con le novene” almeno per il momento, perché accogliere è stata una gioia immensa, ma anche una grande fatica, perché integrarle non è mai facile. Vengono da ogni parte e con esperienze molto diverse. Delle nove, a tre abbiamo chiesto di partire, e al momento tutte stanno perseverando. 

Il problema delle vocazioni non è “che non ci sono”; il problema è integrarle, anche in una bella comunità come quella di Bonneval, unita e fervente, dove la vita contemplativa è così bella; figuriamoci poi in gruppi più difficili.

Il problema, per tutti, è vivere insieme nell’amore: ma lo Spirito Santo è qui per renderlo possibile.

Testimonianza sulla preghiera per le vocazioni


di Madre Michèle – (Abbazia di Bonneval, OCSO, Francia)

Tra il 2004 e il 2016 abbiamo ricevuto una sola vocazione. Si trattava di una suora polacca, già religiosa. Abbiamo un grande, vecchio monastero ed eravamo una ventina, senza progetti di rinnovamento. Quindi abbiamo dialogato per vedere come ciascuna vedeva il futuro della comunità. Non c’era un’urgenza assoluta, ma era bello poter avviare una riflessione in questa direzione e avevamo intorno a noi altri monasteri che prendevano decisioni in direzioni diverse (trasferimento in locali più piccoli, accoglienza di altre comunità…). Alla fine del dialogo, l’ultima a entrare, la suora polacca, ha detto che dobbiamo fare le novene per avere vocazioni PER NOI!!, non per i sacerdoti della diocesi, ma una novena PER NOI, per il nostro monastero. La nostra generazione diceva: “Basta novene!!!” Ne avevamo fatte così tante che non avevano mai funzionato! Allora le ho detto:

“Bene tu prepari qualcosa e noi la faremo!”. C’era ancora un po’ di fede nel profondo del mio cuore…. Così abbiamo cercato a chi fare la novena e abbiamo scelto la Beata Maria Gabriella. Lei ha impostato un testo di novena e abbiamo iniziato in date un po’ caratteristiche. Ho detto che dovevamo fare qualcosa di un po’ leggero e ripetitivo, perché tutta la comunità doveva essere presente e che dovevamo farla insieme. Abbiamo iniziato il 22 aprile 2017 e stiamo continuando a pregare alla fine della Messa, quando ci sono tutte. Alla fine della prima novena abbiamo ricevuto una mail da una giovane che chiedeva di fare una prova, mentre da tempo non avevamo una richiesta. In seguito abbiamo fatto circa 4 o 5 novene l’anno e grosso modo abbiamo avuto 5 o 6 aspiranti. Non tutte sono tornate, ma quell’anno ci sono stati molti stage. Alla fine dell’anno abbiamo ricevuto un’espressa richiesta da Dom Armand, se potevamo ricevere una sorella di Clairefontaine che stava cercando per trovare il suo posto. Ho risposto che ne avrei parlato con il consiglio e ho chiesto quale fosse il suo nome. “Suor Marie Gabrielle, che ha come Patrona la B. Maria Gabriella!”

Il secondo cambio di stabilità è quello di una sorella di Chambarand, il cui compleanno è il 22 aprile… Ebbene abbiamo accolto 9 suore tra l’inizio dell’anno 2018 e la metà dell’anno 2019 e possiamo dire che ogni volta le richieste o gli arrivi coincidevano con le novene a Maria Gabriella. Non sono credulona, ma c’è qualcosa di misterioso, divino in tutto questo. Abbiamo avuto così tante nuove richieste che le sorelle han cominciato a dire: “Dobbiamo smettere con le novene” almeno per il momento, perché accogliere è stata una gioia immensa, ma anche una grande fatica, perché integrarle non è mai facile. Vengono da ogni parte e con esperienze molto diverse. Delle nove, a tre abbiamo chiesto di partire, e al momento tutte stanno perseverando. L’ultima entrata risale al periodo pasquale. Abbiamo altre che chiedono di fare una prova. La sorella che ha iniziato questo movimento di novena ha chiesto di non parlare di lei. E io non le ho obbedito! Questa suora era abituata al sistema delle novene, ad una pratica della fede e ad un impegno di fede che non viviamo più in Francia, ma che rimane in ambienti un po’ tradizionalisti. Quando facciamo queste novene, dopo la Messa, il sacerdote è ancora lì e l’assemblea è ancora lì e anche loro hanno notato il cambiamento. Vedono che ci sono veli bianchi, novizie, movimento e la preghiera della novena è specifica per le vocazioni del monastero. Ecco qua: un’esperienza di fede!

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Pubblicato il Monasteri, Perché vivono i monasteri, Vita consacrata

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